CARTA EUROPEA DELL’ACQUA.

Promulgata il 6 Maggio del 1968 a Strasburgo dal Consiglio d’Europa è ancora scarsamente conosciuta e osservata anche dai maggiori responsabili delle condizioni e dei pericoli che vi sono accennati, ma anche dai consumatori che usano e trattano l’acqua sconsideratamente.
Per fortuna la Direttiva 2000/60/CE del parlamento Europeo stabilisce finalmente delle regole per una politica comunitaria per la gestione dell’acqua. La direttiva dovrà essere recepita nei tempi stabiliti da tutti gli stati membri.

 

PRIMO PRINCIPIO

Non c’è vita senz’acqua. L’acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane.

SECONDO PRINCIPIO

Le disponibilità d’acqua dolce non sono inesauribili. E’ indispensabile preservarle e se possibile accrescerle.

 

TERZO PRINCIPIO

Alterare la qualità dell’acqua significa nuocere alla vita dell’uomo e degli altri esseri viventi che da essa dipendono.

QUARTO PRINCIPIO

La qualità dell’acqua deve essere tale da soddisfare le esigenze delle utilizzazioni previste; ma deve specialmente soddisfare le esigenze della salute pubblica.

QUINTO PRINCIPIO

Quando l’acqua, dopo essere utilizzata, viene restituita al suo ambiente naturale, essa non deve compromettere i possibili usi, tanto pubblici che privati, che in questo ambiente potranno essere fatti.

SESTO PRINCIPIO

La conservazione del manto vegetale, di preferenza forestale, è essenziale per la salvaguardia delle risorse idriche.

SETTIMO PRINCIPIO

Le risorse idriche devono formare oggetto di un inventario.

OTTAVO PRINCIPIO

La buona gestione deve formare oggetto di un piano stabilito dalle autorità competenti.

NONO PRINCIPIO

La salvaguardia dell’acqua implica un notevole sforzo di ricerca scientifica, di formazione di specialisti e di formazione del pubblico.

DECIMO PRINCIPIO

L’acqua è un patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto da tutti. Ciascuno ha il dovere di economizzarla e di utilizzarla con cura.

UNDICESIMO PRINCIPIO

La gestione delle risorse idriche deve essere inquadrata nel bacino naturale, piuttosto che entro frontiere amministrative e politiche.

DODICESIMO PRINCIPIO

L’acqua non ha frontiere. Essa è una risorsa comune che necessita di una cooperazione internazionale.

 

Con la direttiva 2000/60/CE il parlamento europeo stabilisce che la tutela e la conservazione delle risorse idriche è obiettivo strategico europeo, e che la direttiva è stata emanata in base ai seguenti punti fondamentali sulla situazione europea delle risorse idriche:

Carmelo Susinni