TORRE DEL FICO

Torre del fico

Sorge a pochi passi dal mare, a ridosso della stazione ferroviaria di Priolo, soffocata da enormi serbatoi per lo stoccaggio di ammoniaca del reparto Sg 14, ex Agrimont Enichem Priolo. L'area rurale attorno a cui si innalza la torre configura il tipo di fattoria fortificata autosufficiente del Sette/Ottocento, corredata di tutti gli edifici complementari, compresa la cappella, e rinserrata in se stessa. Nel passato si accedeva al cortile da un cancello in ferro, posto ad est; attualmente, previo permesso e visita guidata da parte dei responsabili dello stabilimento Enichem, vi si giunge da ovest. Il rinvenimento, nel 1923, di alcune parti inferiori di una colossale statua romana, indusse a pensare che già nel IV sec. d.C. nella zona esistesse una villa o una fattoria di epoca imperiale, su cui, in seguito, si sovrapposero altri edifici rurali. Si trattava di uno dei tanti insediamenti dell'aristocrazia romana, sparsi lungo il litorale e sorti nel periodo in cui tutta la fascia costiera, addossata alla via Pompeia che collegava Siracusa a Messina, era rivitalizzata dal transito del grano dall'Africa a Roma.